Superati quasi del tutto i rimedi tradizionali come l’applicazione di henné o la decolorazione con perossido di idrogeno, la colorazione casalinga ha preso piede con successo. Economica e generalmente efficace, essa presenta però alcuni rischi, di cui non sempre le consumatrici sono consapevoli: macchie sulla pelle che generalmente, vanno via con un paio di giorni, mano a mano che si lava la pelle e sui sanitari del bagno a parte, rischi per la salute ci sono: le sostanze coloranti sono spesso allergeniche, anche per soggetti generalmente poco esposti al rischio allergico, e di alcune si è scoperto nel tempo un potenziale effetto cancerogeno che le ha fatte escludere dagli ingredienti ammessi, senza però rassicurare sull’innocuità di tutte le altre. E’ bene sempre effettuare la prova di sensibilità sull’incavo del braccio, con il solo prodotto colorante e non con la crema bianca da miscelare. Il contenuto di acqua ossigenata e ammoniaca, associato ad altre sostanze chimiche, produce vapori che non è certamente salutare inalare. Diffidate sempre delle rassicurazioni sul contenuto “naturale” del prodotto (di naturale non c’è niente) e delle garanzie di “incolumità” dei capelli: tutti i prodotti coloranti (con variazioni che dipendono solo dalla tipologia di colorazione, permanente o temporanea) sono aggressivi e disseccano in modo permanente il capello, aggredendone la struttura per renderla ricettiva del colore. La morbidezza del risultato finale dipende solo dal balsamo in crema che viene utilizzato dopo la colorazione, il cui deposito, soltanto fino al prossimo lavaggio, renderà soffici al tatto i capelli. A proposito: non esistono prodotti ristrutturanti del capello, delle doppie punte ecc, ma solo prodotti che lo rivestono temporaneamente di un film o depositano grasso, quindi bene utilizzare sempre delle creme per rendere i capelli morbidi e setosi.