Nell’infinità di cromie che la natura offre ai nostri occhi ogni colore ha un suo fascino e ad ogni gruppo o famiglia cromatica si può associare un significato psicologico, culturale, emotivo e simbolico. Questo significato però non sempre è universale in quanto è legato alle diverse culture, alla percezione soggettiva e soprattutto al gusto personale. Esistono comunque alcune generalizzazioni universalmente riconosciute valide in quanto legate alla sfera fisiologica e a quella psicologica. Un famoso medico svizzero nel secolo scorso ha lavorato a lungo sul gradimento o meno di uno o più colori da parte di ognuno di noi, elaborando una teoria molto nota e diffusa, ancora oggi molto utilizzata in diversi contesti e che viene chiamata con il suo nome “Teoria di Luscher”. Secondo Luscher ciascuno di noi predilige un particolare colore e di fronte alla richiesta di fare una “classifica” di gradimento ognuno di noi ha i suoi colori preferiti e quelli che rifiuta. Ma attenzione, non sempre lo stesso, il nostro gusto cambia nei diversi periodi della vita e anche a seconda dell’umore, e del tempo. In ogni caso è vero che il gradimento di alcuni colori così come il non gradimento di altri corrisponde indubbiamente a specifici stati d’animo che possiamo mettere a fuoco seguendo la teoria di Luscher.

Vediamo il valore simbolico dei 11 colori fondamentali secondo questa teoria.

ROSSO, GIALLO, BLU,  ARANCIO, VERDE,  VIOLA , ROSA, BIANCO, MARRONE, GRIGIO, NERO

Il rosso è il colore del fuoco e del sangue, dell’ira e dell’amore. E’ il colore della vita, dell’energia dinamica e della passione.

In Cina lo indossa la sposa per sottolineare il suo ruolo di fonte di vita, in Occidente è da tutti riconosciuto come segnale di pericolo e passione.

Rappresenta – e induce uno stato fisiologico che mette in moto energia cinetica.

Test effettuati al MIT (Massachusset Institute University) hanno evidenziato che la somministrazione di rosso per periodi di tempo significativi accelera il battito cardiaco e la frequenza respiratoria, aumenta anche la tensione e la temperatura corporea. Le variazioni ovviamente sono infinitesimali, ma sempre misurabili e registrabili.

Il rosso esprime la forza vitale e forza di volontà, sottolinea il desiderio in tutte le sue forme: il bisogno di arrivare al risultato e al successo.

Rappresenta lo slancio verso l’azione, lo sport, la lotta, la competizione, l’eroismo e la produttività.

E’ il simbolo della conquista, della fiamma che illumina lo spirito umano, in poche parole è il colore preferito di chi ha un temperamento sanguigno.

Chi ama il rosso è generalmente impulsivo e si entusiasma facilmente, tuttavia con altrettanta facilità può mutare improvvisamente l’umore.

Al contrario il rifiuto del rosso viene associato a disturbi circolatori ad una intensa fatica fisica e/o nervosa e a problemi di cuore, oppure anche di l’impotenza o di perdita del desiderio sessuale. In termini temporali, il rosso e il presente, l’attimo da cogliere, la frazione di secondo per conquistare un record.